Kyle Walker non ha avuto esitazioni nel decidere tra Achraf Hakimi e Denzel Dumfries.

“Nessun dubbio nella mia mente” – Kyle Walker accende il dibattito tra Hakimi e Dumfries

 

Nel mondo del calcio moderno, dove le opinioni si dividono spesso su dettagli sottili, poche posizioni sono cambiate tanto quanto quella del terzino destro. Da semplici difensori laterali, oggi i terzini sono diventati veri e propri motori di fascia, richiesti in fase offensiva quanto in quella difensiva. È per questo che quando il veterano del Manchester City e della Nazionale inglese, Kyle Walker, è stato invitato a scegliere tra Achraf Hakimi e Denzel Dumfries, la sua risposta non è passata inosservata.

 

Walker, noto per la sua velocità, disciplina tattica e costanza ad altissimi livelli, ha affrontato entrambi i giocatori in contesti internazionali e nei maggiori palcoscenici europei. La sua esperienza dà quindi particolare peso alla sua opinione.

 

> “Non ho avuto alcun dubbio. Uno dei due ha tutte le caratteristiche che apprezzo in un difensore: forza fisica, equilibrio mentale e una mentalità vincente. Non è stata nemmeno una scelta difficile.”

 

 

 

Questa dichiarazione, chiara e decisa, ha subito acceso il dibattito tra tifosi e analisti. Alcuni hanno pensato che si riferisse all’estro e alla velocità del laterale marocchino, altri hanno ipotizzato che preferisse la solidità e la forza del laterale olandese. La suspense è durata fino al momento della rivelazione.

 

E alla fine, è emerso il nome del suo favorito:

 

> “Per me è Denzel Dumfries,” ha affermato Walker. “È costante, non ha paura nei contrasti e possiede grande intelligenza tattica. Difensivamente è solido, e in avanti sa essere incisivo quando conta. È il tipo di giocatore che vuoi al tuo fianco nelle partite decisive.”

 

 

 

 

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L’ascesa di Dumfries con l’Inter

 

Il percorso di Dumfries è stato segnato da lavoro e determinazione. Dopo gli inizi nei Paesi Bassi con Sparta Rotterdam, Heerenveen e PSV, è arrivato all’Inter nel 2021 per raccogliere proprio l’eredità di Hakimi. All’inizio c’era scetticismo, ma nel giro di pochi mesi ha conquistato tifosi e allenatore con le sue prestazioni solide, la sua fisicità e la sua dedizione.

 

Nella stagione 2024/25, è stato uno dei protagonisti dello scudetto nerazzurro, con prestazioni determinanti sia in campionato che in Champions League. Le sue statistiche parlano chiaro: 6 assist, 3 gol e una media di 2,4 contrasti vinti a partita. Ma più dei numeri, è stata la sua presenza costante e la capacità di reggere la pressione a colpire Walker.

 

 

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Il talento offensivo di Hakimi

 

Dall’altra parte, Achraf Hakimi continua ad essere uno dei laterali più esplosivi del panorama internazionale. Cresciuto nel vivaio del Real Madrid, ha incantato con il Borussia Dortmund e oggi è un pilastro del Paris Saint-Germain. Le sue qualità offensive, la sua velocità e la sua capacità di creare superiorità numerica lo rendono temibile per qualsiasi difesa.

 

Con 10 assist e 5 gol nell’ultima stagione, Hakimi ha confermato il suo profilo da esterno moderno. Inoltre, il suo contributo al cammino storico del Marocco verso le semifinali del Mondiale 2022 è ancora vivo nella memoria dei tifosi.

 

Tuttavia, proprio nei momenti ad alta tensione, Walker nota una differenza chiave.

 

> “Hakimi è straordinario in fase offensiva, ma in certe partite — semifinale di Champions, eliminazione diretta ai Mondiali — servono giocatori che non perdano mai la concentrazione,” ha detto. “Ed è lì che Dumfries ha una marcia in più.”

 

 

 

 

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Il punto di vista di un difensore

 

Le parole di Walker non sono frutto di simpatia personale, ma di esperienza. Abituato al rigore tattico del sistema di Guardiola e alle sfide internazionali con l’Inghilterra, Walker sa bene quanto sia importante avere terzini affidabili e disciplinati.

 

> “Il calcio non è fatto solo di dribbling e highlights,” ha aggiunto. “Conta la costanza, il sangue freddo nei momenti difficili e l’impatto che hai anche senza palla. Denzel lo ha capito, e lo dimostra ogni volta che scende in campo.”

 

 

 

 

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Reazioni tra tifosi e analisti

 

Le parole di Walker hanno diviso l’opinione pubblica. I tifosi dell’Inter hanno accolto con entusiasmo il riconoscimento, vedendolo come una conferma del valore spesso sottovalutato di Dumfries. I tifosi di Hakimi, al contrario, hanno difeso il marocchino, sottolineando la sua influenza offensiva e il suo contributo nelle competizioni internazionali.

 

Anche alcuni ex giocatori si sono espressi. Nigel de Jong, ex nazionale olandese, ha dichiarato:

 

> “Dumfries è un guerriero. Lo vedi sempre dare tutto, anche contro avversari di livello. Non mi sorprende che Walker l’abbia scelto.”

 

 

 

 

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Conclusione: una scelta di sostanza

 

La preferenza di Kyle Walker non è frutto di numeri o popolarità, ma di ciò che un vero difensore valuta nel compagno ideale: equilibrio, concentrazione, forza e costanza. Mentre Hakimi e Dumfries restano entrambi eccellenze nel loro ruolo, per il veterano inglese è il giocatore nerazzurro ad avere il pacchetto completo.

 

> “Entrambi sono grandi talenti,” ha concluso. “Ma se devo affrontare una battaglia, scelgo Dumfries.”