Cinque nuovi titolari: Uno sguardo a come il Milan potrebbe schierarsi dopo il rinnovamento estivo. I tifosi sono molto entusiasti.

Il ritorno di Massimiliano Allegri all’AC Milan ha riacceso una scintilla di ambizione a San Siro, con il tecnico chiamato a rilanciare un club che la scorsa stagione ha arrancato con un deludente ottavo posto in Serie A. La sconfitta in finale di Coppa Italia e un’altra precoce eliminazione dalla Champions League hanno aggravato le difficoltà dei rossoneri. Allegri, insieme al nuovo direttore sportivo Igli Tare, sta orchestrando una calcolata rivoluzione estiva per riportare il Milan a competere per il titolo. L’allenatore italiano ha individuato cinque acquisti chiave per rimodellare la squadra, combinando esperienza, leadership e intelligenza tattica per puntare allo Scudetto 2025-26. Luka Modric, Granit Xhaka e Moise Kean sono i nomi di spicco, affiancati da due ulteriori obiettivi: Dusan Vlahovic e Giovanni Leoni, pronti a colmare le lacune cruciali della rosa milanista.

 

La visione di Allegri si basa sul rilancio di un centrocampo che l’anno scorso ha mancato di creatività e controllo. Luka Modric, il 40enne maestro croato, è la pietra angolare di questa trasformazione. Ingaggiato a parametro zero dal Real Madrid, l’arrivo di Modric è un colpo da maestro, con il vincitore del Pallone d’Oro che si unirà al Milan dopo il Mondiale per Club di luglio 2025. Il suo contratto annuale, con opzione per un secondo anno, porta una compostezza e una capacità di regia senza pari a un centrocampo che faticava a dettare i ritmi. Il ruolo di Modric come playmaker basso, che ricorda l’influenza di Andrea Pirlo sotto Allegri alla Juventus, permetterà al Milan di passare da uno stile caotico e basato sulle transizioni a un gioco più strutturato e orientato al possesso. Nonostante l’età, l’intelligenza tattica di Modric e la sua capacità di orchestrare le partite lo rendono un’aggiunta cruciale, offrendo leadership a uno spogliatoio che ne era privo.

 

A completare Modric c’è Granit Xhaka, il 33enne centrocampista svizzero del Bayer Leverkusen. Allegri e Tare hanno dato priorità al suo acquisto, con le trattative che procedono spedite e una proposta formale attesa a breve. Il riscatto di Xhaka al Leverkusen, dove ha ancorato i campioni di Bundesliga di Xabi Alonso, dimostra la sua capacità di fornire stabilità e disciplina nel ruolo di mediano. Il suo arrivo risponde all’esigenza del Milan di un centrocampista robusto, capace di proteggere la difesa e guidare giovani talenti come Youssouf Fofana, unico superstite del centrocampo della scorsa stagione. La leadership di Xhaka, un tempo messa in discussione all’Arsenal, è maturata, rendendolo ideale per il sistema di Allegri, che richiede equilibrio e chiarezza tattica. Un possibile scambio con il difensore Malick Thiaw più conguaglio potrebbe facilitare le trattative, garantendo che l’esperienza di Xhaka rafforzi il motore rossonero.

 

In attacco, Allegri cerca un bomber affidabile per elevare il reparto offensivo, attualmente dipendente da Rafael Leao, Christian Pulisic e Santiago Gimenez. Moise Kean, il 25enne attaccante italiano, emerge come obiettivo pragmatico. La fisicità e la versatilità di Kean si sposano con la preferenza di Allegri per un attaccante dinamico, capace di pressare e favorire il gioco di squadra. Nonostante un periodo altalenante alla Juventus, il potenziale di Kean resta indiscusso, e la sua conoscenza della Serie A lo rende un’aggiunta a basso rischio. Le indiscrezioni suggeriscono un interesse crescente del Milan, con Kean visto come un’opzione di rotazione che può sfidare Gimenez e garantire gol in doppia cifra. La sua giovinezza, rispetto ad altri obiettivi, assicura longevità, in linea con la strategia di Tare di bilanciare esperienza e talenti emergenti.

 

Per rafforzare ulteriormente l’attacco, Allegri ha messo nel mirino Dusan Vlahovic, il 25enne centravanti della Juventus il cui contratto scade nel 2026. Il precedente rapporto con Allegri alla Juventus lo rende una scelta naturale, con il tecnico che apprezza la sua freddezza sotto porta e la presenza aerea. I report di Matteo Moretto indicano Vlahovic come priorità, con la sua situazione contrattuale che potrebbe abbassare il prezzo richiesto dalla Juventus. Il suo arrivo fornirebbe al Milan un goleador collaudato in Serie A, capace di sostenere il peso dell’attacco e completare la creatività di Leao. L’ingaggio di Vlahovic permetterebbe anche a Kean di brillare in un ruolo di supporto, creando un reparto offensivo versatile e competitivo.

 

In difesa, Allegri cerca un giovane leader per ancorare la retroguardia, individuando nel 20enne centrale del Parma Giovanni Leoni il tassello finale. La compostezza e la capacità di impostare di Leoni hanno impressionato Allegri, che lo ha seguito a lungo l’ultima stagione. Con una difesa che ha concesso troppe occasioni, il potenziale di Leoni di organizzare la linea accanto a un partner esperto risponde a un’esigenza critica. Il suo status di prodotto del vivaio aiuta il Milan a rispettare le normative UEFA sulle rose, un problema vista la sovrabbondanza di stranieri. La Repubblica sottolinea Leoni come obiettivo chiave, con il suo acquisto che segnala l’impegno del Milan per un futuro sostenibile.

 

I cinque obiettivi di Allegri—Modric, Xhaka, Kean, Vlahovic e Leoni—riflettono un mix di impatto immediato e pianificazione a lungo termine. La coppia di centrocampo porta un pedigree di classe mondiale, Kean e Vlahovic offrono dinamismo in attacco, e Leoni getta le basi difensive. Con Tare che facilita le richieste di Allegri e un budget extra disponibile, l’approccio proattivo del Milan contrasta con le estati recenti di scelte reattive. Sebbene il calcio non offra garanzie, la costruzione meticolosa di Allegri, supportata dal suo curriculum, posiziona il Milan per sfidare per lo Scudetto. I tifosi rossoneri, stanchi della mediocrità, possono tornare a sognare mentre la rivoluzione di Allegri prende forma.