Allegri vuole una rosa di 23 giocatori al Milan – Esclude brutalmente 11 giocatori dal club.
Il ritorno di Massimiliano Allegri all’AC Milan ha suscitato un’ondata di aspettative e attenzioni, mentre l’esperto allenatore si lancia nella missione di rilanciare un club che ha chiuso la stagione 2024-25 di Serie A con un deludente ottavo posto. Senza le distrazioni delle competizioni europee, i rossoneri vedono in Allegri un condottiero deciso a rimodellare la squadra secondo la sua visione di un gruppo snello, coeso e altamente competitivo. Secondo quanto riportato da *La Gazzetta dello Sport*, Allegri punta a una rosa di soli 23 giocatori, portieri inclusi, con l’obiettivo esplicito di promuovere l’armonia nello spogliatoio e mantenere un ritmo elevato negli allenamenti. Per raggiungere questo traguardo, fino a 11 giocatori potrebbero essere sacrificati mentre Allegri cerca di ricostruire un Milan in grado di lottare per lo scudetto.
La decisione di limitare la rosa a 23 elementi riflette la filosofia di Allegri, che privilegia la qualità rispetto alla quantità. Una squadra più compatta, secondo lui, riduce il rischio di malcontento tra i giocatori che potrebbero restare in panchina, favorendo un gruppo più unito in cui ogni individuo si sente parte integrante del progetto. Questo approccio garantisce anche che gli allenamenti siano ad alta intensità, con ogni giocatore spinto al massimo per prepararsi a una stagione nazionale impegnativa. L’assenza di impegni europei offre al Milan un’opportunità unica di concentrarsi esclusivamente sulla Serie A, e Allegri è determinato a sfruttare questa situazione creando una squadra disciplinata tatticamente e robusta fisicamente.
La rivoluzione arriva dopo una stagione deludente che ha visto il Milan escluso dalle qualificazioni europee e sconfitto nella finale di Coppa Italia contro il Bologna. Allegri, che ha guidato il Milan allo scudetto nel 2010-11 durante il suo primo mandato, è pienamente consapevole dell’enormità della sfida che lo attende. I suoi primi preparativi indicano un approccio deciso, con il ritiro a Milanello che inizierà il 7 luglio, in anticipo rispetto ai piani iniziali. Questa accelerazione sottolinea l’urgenza di instillare la sua filosofia ed eliminare i giocatori che non si adattano al suo schema tattico. La collaborazione con il direttore sportivo Igli Tare è già in pieno svolgimento, con la coppia che lavora a stretto contatto per navigare il mercato estivo e rimodellare la rosa.
Sebbene i nomi degli 11 giocatori potenzialmente in uscita rimangano speculativi, diversi profili sono emersi nei recenti resoconti. Il portiere Mike Maignan, pilastro della squadra, sembra attirare l’interesse del Chelsea, e una sua partenza potrebbe richiedere la ricerca di un nuovo titolare tra i pali. Allo stesso modo, il futuro del terzino sinistro Theo Hernandez è incerto, con Allegri che avrebbe messo gli occhi su Andrea Cambiaso della Juventus come possibile sostituto, anche se le trattative per quest’ultimo appaiono complesse. A centrocampo, giocatori come Ruben Loftus-Cheek e Samuel Chukwueze sono stati accostati a possibili cessioni, con Allegri che sembra poco convinto dell’adattabilità di quest’ultimo al suo sistema. L’interesse della Lazio per Loftus-Cheek potrebbe portare l’inglese a partire per appena 10 milioni di euro, un affare per un giocatore della sua fisicità e versatilità.
Sul fronte degli acquisti, Allegri sta esplorando diverse opzioni per rinforzare le aree chiave. L’ipotesi di ingaggiare Luka Modric, il veterano centrocampista croato, sta generando entusiasmo, con Allegri che lo vede come un *regista* capace di orchestrare il gioco e portare leadership. L’esperienza di Modric potrebbe integrarsi con giovani talenti come Javi Guerra, un centrocampista box-to-box che Allegri considera un investimento a lungo termine. In attacco, non è esclusa una reunion con Alvaro Morata, attualmente in prestito al Galatasaray. L’ammirazione di Allegri per la versatilità dello spagnolo — capace di giocare come prima o seconda punta, o persino come esterno — potrebbe riportarlo al Milan, nonostante un precedente passaggio non del tutto convincente. Nel frattempo, l’interesse per Granit Xhaka del Leverkusen e Tiago Santos del Lille suggerisce che Allegri stia puntando su giocatori in grado di aggiungere grinta, leadership e flessibilità tattica.
La sfida per Allegri non consiste solo nel ridurre la rosa, ma anche nel gestire le aspettative di una tifoseria desiderosa di un ritorno alla gloria. La gestione del mercato, ora un esfuerzo collettivo tra Allegri e Tare, deve bilanciare i vincoli finanziari con la necessità di acquisti di impatto. La riluttanza del club a spendere oltre i 20 milioni di euro per un singolo giocatore potrebbe complicare le trattative per obiettivi di alto profilo, mentre le cessioni bloccate di giocatori marginali rischiano di intasare la rosa. Il contratto di Allegri, che prevede un bonus per lo scudetto ma nessuno per un piazzamento in Champions League, segnala la sua ambizione di puntare al vertice, non solo a un posto tra le prime quattro.
Mentre il Milan si prepara per una stagione cruciale 2025-26, la visione di Allegri è chiara: una squadra compatta e motivata, costruita per intensità e unità. La decisione di tagliare 11 giocatori è una dichiarazione di intenti audace, ma comporta anche rischi. Riuscirà Allegri a plasmare una rosa più ristretta in un’unità coesa capace di competere per lo scudetto? La risposta dipenderà dalla sua capacità di integrare i nuovi arrivi con talenti già presenti come Christian Pulisic e Yunus Musah, mentre affronta le complessità del mercato. Con l’inizio degli allenamenti ormai alle porte, tutti gli occhi sono puntati su Milanello, dove il secondo capitolo di Allegri al Milan sta già prendendo forma.