FIFA apre un’indagine dopo la vittoria per 2-0 dell’Inter contro il River Plate
In un drammatico susseguirsi di eventi al FIFA Club World Cup, il trionfo per 2-0 dell’Inter sul River Plate il 26 giugno 2025 al Lumen Field di Seattle ha suscitato polemiche, spingendo la FIFA ad avviare un’indagine ufficiale sugli scontri post-partita tra giocatori e staff. La partita, un decisivo scontro del Girone E, ha visto l’Inter assicurarsi un posto negli ottavi di finale come capolista del girone, mentre il River Plate è stato eliminato. Tuttavia, l’attenzione si è spostata dall’azione in campo alle scene caotiche che si sono verificate dopo il fischio finale, sollevando interrogativi su sportività, disciplina e applicazione del codice di condotta della FIFA.
La partita è stata un confronto intensamente combattuto, con l’Inter che ha conquistato la vittoria grazie ai gol nella ripresa di Francesco Pio Esposito, 19 anni, e Alessandro Bastoni. Il gol preciso di Esposito al 72° minuto, assistito da Petar Sucic, è arrivato poco dopo l’espulsione di Lucas Martinez Quarta del River Plate per aver negato un’opportunità da gol a Henrikh Mkhitaryan. Bastoni ha sigillato la vittoria con un tiro basso e potente nei minuti di recupero, garantendo la qualificazione dell’Inter insieme al Monterrey, che ha sconfitto l’Urawa Red Diamonds per 4-0, conquistando il secondo posto nel girone. Il River Plate, ridotto in nove uomini dopo il secondo cartellino giallo a Gonzalo Montiel nei momenti finali, è uscito dal torneo con amarezza.
La partita è stata fisica fin dall’inizio, con il River Plate che ha adottato un approccio aggressivo sotto la guida dell’allenatore Marcelo Gallardo. L’intensità della squadra argentina è stata evidente dopo appena 15 secondi, quando il duro intervento di Matias Kranevitter su Kristjan Asllani ha dato il tono. I problemi disciplinari del River, già preoccupanti dopo le squalifiche di centrocampisti chiave come Enzo Pérez, Giuliano Galoppo e Kevin Castaño nelle partite precedenti, si sono rivelati costosi. I cartellini rossi a Quarta e Montiel hanno spostato decisamente l’inerzia a favore dell’Inter, ma è stata la rissa post-partita ad attirare l’attenzione della FIFA.
Secondo i resoconti, la rissa è scoppiata a causa di un tackle di Marcos Acuna del River Plate su Denzel Dumfries dell’Inter, che ha portato a uno scontro verbale. La situazione è degenerata quando Montiel ha ricevuto il secondo cartellino giallo, scatenando un confronto che ha coinvolto giocatori di entrambe le squadre. Mentre i giocatori dell’Inter lasciavano il campo, sarebbero stati colpiti da oggetti lanciati dagli spalti, alimentando ulteriormente le tensioni. Acuna, visibilmente furioso, ha inseguito Dumfries prima di essere trattenuto dall’allenatore dell’Inter Cristian Chivu e da altri giocatori. Fonti suggeriscono che l’alterco potrebbe essere stato alimentato da rancori legati a un incontro precedente, forse connesso al FIFA Club World Cup 2022, anche se i dettagli non sono confermati.
L’indagine della FIFA si concentrerà su diversi aspetti chiave: la condotta di giocatori e staff durante la rissa, il ruolo del comportamento del pubblico nell’escalation della situazione e se l’arbitraggio, guidato da Ilgiz Tantashev, ha gestito adeguatamente la fisicità della partita. L’organo di governo sta anche esaminando il record disciplinare del River Plate nel torneo, segnato da squalifiche e cartellini rossi. Lo stesso Gallardo ha riconosciuto l’impatto dell’indisciplina della sua squadra, sottolineando che le squalifiche dalla partita precedente contro il Monterrey sono state un grande rimpianto.
L’Inter, sotto la guida di Chivu, ha dimostrato resilienza nonostante una stagione difficile, che includeva una sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain. La decisione di Chivu di ruotare la squadra, dando opportunità a giovani come Esposito e Valentin Carboni, ha dato i suoi frutti. Il gol di Esposito, descritto come una “finitura sublime”, ha evidenziato il suo potenziale come stella nascente, mentre la porta inviolata di Yann Sommer ha rafforzato la fiducia dell’Inter in vista degli ottavi contro il Fluminense. Sommer ha espresso ottimismo sulle ambizioni della squadra, dichiarando: “Siamo qui per vincere”, nonostante le sfide uniche poste dalle condizioni del torneo.
Per il River Plate, la sconfitta rappresenta un duro colpo. Julien Laurens ha definito la loro eliminazione un “grande fallimento” per il club, data la loro storia gloriosa e la tifoseria appassionata, accorsa in massa negli Stati Uniti. La squadra di Gallardo ha mostrato sprazzi di qualità, con Franco Mastantuono e Facundo Colidio che hanno creato occasioni, ma l’incapacità di concretizzare e mantenere la disciplina si è rivelata fatale. Il caos post-partita ha solo amplificato la loro delusione, sollevando interrogativi sull’approccio della squadra sotto pressione.
L’indagine della FIFA dovrebbe concludersi entro poche settimane, con possibili sanzioni che vanno da multe a sospensioni per i giocatori e lo staff coinvolti. L’incidente serve a ricordare la sottile linea tra passione e indisciplina nel calcio ad alto livello. Mentre l’Inter si prepara per lo scontro degli ottavi, l’attenzione sarà su se riuscirà a mantenere la calma e capitalizzare il proprio slancio. Per il River Plate, l’uscita precoce e la conseguente polemica probabilmente spingeranno a un’introspezione mentre cercano di ricostruire per le competizioni future.
Il mondo del calcio attende ora i risultati dell’indagine della FIFA, che potrebbero stabilire un precedente su come tali incidenti saranno gestiti nel formato ampliato del Club World Cup. Per ora, la vittoria dell’Inter è agrodolce, oscurata dal caos che ha seguito il loro successo conquistato con fatica